“Chi, ogni giorno, lavora per purificarsi, per nobilitare i propri pensieri e i propri sentimenti, per vivere nell’armonia, crea le condizioni favorevoli per fare apparire in sé il vero sapere, la vera fede.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Pochi mesi dopo essermi trasferito dalla caotica Lima alle Ande amazzoniche (per la precisione Moyobamba) e dopo aver chiuso un importante relazione di quasi 3 anni decisi di entrare in una dieta con piante maestre presso il Niwe Rao Xobo situato a circa 20 km dalla città di Pucallpa (amazzonia peruaviana). Il centro è costruito su un area di 4 ettari diviso in un area privata dove vivono gli sciamani con le rispettive famiglie ed una zona dedicata agli ospiti dove sono stati costruiti i tambo (il tambo è una costruzione in legno con tetto di paglia, con un letto e generalmente senza bagno, vedi foto in basso),  in questa parte del centro è possibile vedere le varie piante di medicina utilizzate nella dieta e  si può liberamente camminare e riflettere. Già ho parlato in un precedente articolo delle mie prime esperienze con l’ayahuasca. In passato queste esperienze erano però separate da un contesto di dieta che oggi vedremo nel dettaglio. Il centro è gestito dalla Maestra Ynez e tutta la sua famiglia.
Se tu chiedessi ad uno sciamano Shipibo qual è il segreto per una efficace guarigione, la risposta sarebbe “di tre cose hai bisogno: dieta, dieta, dieta!!”. Per gli sciamani Shipibo infatti ancora più importante dell’esperienza con l’ayahuasca è la purificazione del corpo. L’ayahuasca e le altre erbe agiscono in un corpo pulito molto più efficacemente per questo per partecipare alla dieta viene richiesta una preparazione previa:
  • un mese prima della dieta è bene astenersi dalla carne di maiale, alcohol, marijuana, tutte le droghe da strada (cocaina, mdma etc.) e le droghe farmaceutiche;
  • due settimane prima della dieta astenersi da carne rossa, fast food, cibi in scatola, olio vegetale o processato, piccante, grasso animale (lardo) e dai principali supplementi a base di erbe;
  • una settimana prima astenersi da: sesso e masturbazione, frutta troppo dolce o troppo acida, caffeina o altri stimolanti, latticini, cibi fermentati, dolci e cioccolata, ridurre drasticamente il consumo di sale soprattutto i 3 giorni prima della dieta, gelato, olio (olio di oliva e olio di cocco sono permessi in piccole quantità).

Le giornate si possono dividere in due categorie: con o senza cerimonia.
Le giornate senza cerimonia seguono il seguente orario:
  •  7:00: bere il decotto della pianta maestra nel proprio tambo,
  •  9:00:  colazione,
  • 13:00: pranzo.
Le giornate con cerimonia seguono il seguente orario:
  •  7:00 bere il decotto della pianta maestra nel proprio tambo,
  • 12:00 pranzo,
  • 16:00 bagno di fiori ed erbe,
  • 19:00 yoga e meditazione pre-cerimonia nella Maloca,
  • 20:00 cerimonia.
Il cibo servito è senza sale e quasi senza erbe o spezie, può essere vegetariano, vegano o con pesce e pollo. All’arrivo ovviamente durante la prima giornata i facilitator (coloro che appoggiano il processo della dieta) ci hanno spiegato tutti i dettagli ed  i consigli per una dieta ottimale. 
Il lavoro si svolge grazie all’aiuto di 4 piante:
1 – L’ayahusca propriamente detta è una liana che viene cotta con un’altra pianta contenente DMT (trovi i dettagli in questo articolo).
2 – La chakruna che è la pianta contenete DMT usata specialmente dagli Shipibo. La bevanda risultante dalla cottura di queste due piante viene detta impropriamente ayahuasca.
3 – Mapacho (Nicotiana Rustica): tabacco tipico della selva, naturale e con caratteristiche abbastanza diverse dal nostro tabacco (Nicotiana tabacum).
4 – Pianta maestra (viene generalmente decisa dagli sciamani dipendendo dal bisogno del paziente), essa viene bevuta ogni mattina a stomaco vuoto. Le piante comunemente usate sono la Bobinsana, il Chiric Sanango, il Tamamouri, la Renaquilla, il Shihuahuaco etc.  Se una persona sente di voler dedicare tutta la sua intenzione alla pianta maestra può decidere di fare un digiuno secco (senza acqua fino a mezzogiorno). Il digiuno secco è consigliato soprattutto la mattina dopo la cerimonia in modo che gli ikaros (canti di medicina che vengono cantati durante la cerimonia) si possano imprimere meglio sul nostro corpo energetico.
Gli sciamani sono sempre disponibili per chiarimenti ma è bene tener presente che gli indigeni del Perù hanno una forma completamente diversa di pensare rispetto a noi occidentali quindi spesso non rispondono a domande dirette non perchè non vogliano, ma perchè secondo loro non è necessario e spesso rispondono senza veramente rispondere alla nostra domanda (cosa abbastanza frustrante soprattutto per le persone provenienti da paesi benestanti e con una forma di pensare logica); lasciar andare la mente è infatti più difficile per persone intelligenti e colte (se pensi di essere parte di questa categoria sappi che per te la dieta sarà molto più difficile.)
I digiuni secchi sono stati per me una vera e propri sfida, ma come si suol dire ” ci si abitua a tutto”.
Cinque cerimonie possono sembrare molte in una dieta di soli 13 giorni ma ricordiamoci che non sempre si entra nel viaggio; a volte sono necessarie 2 o anche 3 cerimonie prima di entrare nel mondo dell’ayuahuasca. Non voglio questa volta dilungarmi sulle mie esperienze personali che reputo a questo punto non così interessanti. L’esperienza della dieta è cosi diversa da persona a persona che non è mia intenzione creare aspettative.
Affrontare un viaggio con l’ayahausca non è uno scherzo ma è al 100% sicuro se si seguono alla lettera le direttive degli sciamani. Le cerimonie sono state molto belle, a volte molto difficili e la relazione con gli altri partecipanti non sempre facile soprattutto per quanto riguarda lo spazio ed i suoni. È proibito toccare persone durante la cerimonia, solo lo sciamano ti può toccare le mani ed il capo per benedirti con il fumo del mapacho e l’acqua di fiori. Un problema tipico che ho riscontrato è quello dei suoni: ognuno di noi si esprime in modo diverso durante una cerimonia: piangendo, ridendo, vomitando, tossendo o semplicemente sbadigliando ed emettendo suoni vari, pare che questi suoni “disturbino” alcuni dei partecipanti generando così inutili tensioni tra i pasajeros (così vengono chiamati i partecipanti alla dieta). Personalmente penso che l’accettazione dei suoni degli altri partecipanti è parte dell’insegnamento (accettazione del diverso) e pretendere silenzio è deleterio a parte rari casi in cui una persona dovesse urlare o comportarsi in modo non appropriato.
 
Le cerimonie avvengono in quella che viene chiamata la Maloca (edificio tradizionale ad uso familiare utilizzata dai popoli della foresta amazzonica, vedi la foto ad inizio articolo). Esiste poi la sala da pranzo dove c’è una piccola biblioteca e dove ci si può incontrare con altri partecipanti e condividere esperienze. Una delle possibilità è quella del silenzio, basta scrivere il proprio  nome sulla lavagna nell’apposito rettangolo così tutti i partecipanti sapranno che non possono parlare con te e ovviamente tu non potrai parlare con loro a parte con gli sciamani ed i facilitator. A mio avviso è una pratica molto utile per mantenere l’energia della dieta alta!
Ognuno dei pasajeros alloggia in un tambo senza luce elettrica né bagno. Ci sono due zone bagno nel centro, uno solo per urinare e un altro vicino alla maloca dove è possibile andar di corpo e farsi la doccia (senza sapone!!), che è lo stesso bagno che viene usato durante la cerimonia.
Il mio gruppo era costituito da circa 13 persone, per lo più giovani dai 20 ai 30 anni, pochi superavano i 40 anni. Ogni persona è arrivata qui per motivi diversi, qualcuno  con malattie gravi altri semplicemente per cercare chiarezza mentale. Sicuramente è stato arricchente essere circondato da persone che a loro modo stanno cercando di essere sane o semplicemente migliori, più in contatto con la natura e l’ambiente.
L’organizzazione è stata molto buona anche se migliorabile. L’unico difetto è che il centro non è più così isolato come lo era qualche anno fa, sembra infatti che abbiamo costruito case attorno al centro il che in Perù implica l’arrivo della musica ad alto volume soprattutto nel week-end: la seconda  notte infatti è stato praticamente impossibile dormire perchè la musica è durata fino alle 6am circa. Faccio notare questi dettagli per non presentare il posto come un paradiso. In Perù il problema della musica è una piaga dilagante (ne so qualcosa vivendo qui da ormai 8 anni.)
Ho avuto la sensazione di essere a casa e questa è stata la sensazione più importante per me e nonostante le difficoltà il lavoro con le piante è stato un successo.
La pianta con cui ho lavorato è stata la Bobinsana (vedi foto di fianco) che aiuta molto il quarto chakra ad aprirsi, promuove l’arte ed il ballo ed in generale tutte le arti. Aiuta inoltre a riscoprire il nostro bambino interiore, e ci riconnette con la nostra parte femminile. È sicuramente una pianta straordinaria che consiglio a tutti i lettori.
Ricordo che esistono anche centri dove la dieta non deve per forza essere accompagnata dall’ayahuasca. Si può infatti lavorare solo con una pianta e vivere isolati in un tambo senza parlare con nessuno a parte lo sciamano. Ricordo che anche in questo centro l’assunzione  dell’ayahuasca è opzionale durante la cerimonia.
Dopo la dieta seguirà il famoso periodo di post dieta nel quale si dovrà evitare:
  • per una o due settimane (dipendendo dalla pianta della dieta): papaia, olio, avocado, noci e semi, ananas, zucca, caffè, cacao, zucchero, eccesso di sale, cibi molto amari o aspri, carne rossa, frutti di mare, spezie piccanti ed evitare di discutere con le persone a noi vicine;
  • per 1 o 2 mesi : il sesso e la masturbazione, l’alcool, la cannabis e tutte le droghe da strada, carne di maiale ed evitare altre cerimonie con altre piante maestre.
Come puoi vedere la dieta è abbastanza stretta soprattutto dopo l’esperienza e forse questa è anche la parte più difficile ma più efficace del trattamento. Riportare a casa gli insegnamenti appresi, metterli in pratica e rispettare ed amare il proprio corpo è il nostro lavoro. Ricordati che una pianta maestra ti mostra il cammino, ma questo lo devi percorrere tu grazie alla tua dedizione ed ai tuoi sforzi. 
Qualunque sia la tua scelta le piante amazzoniche sono un potente alleato per tutti coloro che voglio crescere a livello spirituale e far nascere così dentro sé stessi il vero Sapere.

A presto
Maitreya