“Io crederei solo ad un dio che sapesse danzare. E quando vidi il mio diavolo, lo trovai serio, esatto, profondo e solenne. Era lo spirito della gravità, per lui precipitano tutte le cose: non si uccide con l’ira, ma con il sorriso. Si, uccidiamo lo spirito di gravità! Ora sono leggero, ora volo, ora mi vedo sotto di me, ora è un dio che si serve di me per danzare. Così parlò Zarathustra.”
Friedrich Nietzsche
La danza ha da sempre accompagnato l’uomo nella sua ricerca di estasi e spiritualitá. I reperti archeologici ci dicono che la danza era giá presente in india ben 9000 anni fa, ma sicuramente la sua origine è più antica. La sua presenza può essere tracciata in tutte le culture primitive come un mezzo per connettersi con sè stessi e in rituali di guarigione. Lo sciamanismo e l’uso di piante enteogene hanno da sempre portato l’uomo a sperimentare la vibrazione dell’universo attraverso la musica, il canto e la danza. Una delle pratiche che ci può rendere flessibili ed elastici nei confronti della vita è proprio la danza: il danzatore deve diventare uno con la danza; come ci ricorda Nietszche “ora è un dio che si serve di me per danzare”, nella danza dobbiamo scioglierci completamente, dobbiamo lasciarci penetrare dalla musica e dal movimento, lasciare che il divino si esprima attraverso di noi.
La danza serve a renderci leggeri ed uccidere quello spirito di gravità che ci affligge nella nostra vita quotidiana. Immagina una lunga fila di persone in una metropolitana che si dirigono verso i loro uffici e poi immagina un dervisho danzare, quale delle due immagini ti dona leggerezza? Quale ti infonde un senso di gravità? A volte ci tocca vestire i panni di uno a volte dell’altro, ma nel nostro poco tempo libero dovremmo dedicarci a ciò che ci fa sentire leggeri.
Oltre ai benefici psicologici la danza muove il nostro corpo in modi inusuali, ciò aiuta a sciogliere contratture muscolari e aiuta la schiena sopratutto la spina dorsale a mantenere la sua flessibilità, ovviamente ci sono varie tipologie di danza ed alcune di esse spingono il corpo verso estremi poco salutari, quindi i benefici riguardano quei tipi di danza che ci aiutano a prendere coscienza del nostro corpo.
L’universo è vibrazione, in ogni sua parte troverai un elettrone che sta letteralmente danzando, quindi cercare il silenzio e la tranquillità non significa cercare immobilità, che di fatto non esiste, anche quando stiamo meditando seduti e con gli occhi chiusi il nostro cuore continua a pompare, il nostro corpo si muove seguendo il flusso calmo della respirazione, quindi siamo sempre in movimento costante anche se esso è minimo.
Dandare significa essere presenti ed autentici, accettare il nostro presente senza prenderlo troppo sul serio, signifca essere leggeri e volare al di sopra dei nostri piccoli affanni. Danzare significa lasciare il nostro corpo libero di muoversi come vuole senza intervenire con la mente, senza giudicare, senza frenarci.
La danza può essere anche usata come un ottima terapia di coppia; possiamo infatti usare la danza per osservare, sentire l’altra persona attraverso i suoi movimenti o attraverso il contatto con il suo corpo e quindi avvicinarci in modo più sottile alle sue esigenze, rendendoci capaci di ascoltare.
Un amico un giorno mi disse “danzare con il nostro partner è come fare l’amore” infatti la danza è legata intimamente con la sensualità e la sessualità, e per sessualità non intendo per forza l’atto fisico in sè, ma quell’energia che ci rende vivi e ci fa agire in questo pianeta. Questa energia può essere utilizzata nella danza così come in tutte le altre forme d’arte, non a caso quasi tutti gli artisti manifestano una sessualità molto intensa.
Prova quindi a concederti anche solo 10 minuti al giorno per muoverti in modo libero, scogliere i tuoi muscoli e lasciarti rapire dalla tua danza.
A presto
Maitreya