“A una mente tranquilla l’universo intero si arrende.”
Chuang-tzu
La prima delle sei virtù (Sathsampat) è Shama, la tranquillità che è forse anche la più difficile da coltivare in questa società frenetica e iper-veloce. L’uomo ha iniziato ormai da millenni a spostarsi verso le grandi città, e questa spinta ovviamente è aumentata esponenzialmente negli ultimi 100 anni di storia. Purtroppo però le città (a parte alcune rare eccezioni) sono state costruite tenendo poco conto di quanto spazio ogni uomo abbia bisogno. Ci ritroviamo quindi in case piccole o appartamenti minuscoli circondati da edifici spesso poco colorati e con poca natura attorno. Ricordo che la natura è uno degli elementi che porta maggiormente pace e tranquillità e questo allontanamento ha generato non pochi problemi. Basta camminare per una qualunque delle nostre città ed osservare quanta frenesia ci sia, quanto stress, quanta rabbia. I motivi per perdere la calma durante le nostre giornate sono molteplici: problemi con il partner, con i figli, con il nostro capo, con i soldi o con la salute…….Come coltivare quindi la calma?
Prima di tutto dovremmo fare il possibile per vivere se non in mezzo alla natura almeno il più vicino possibile o cercare almeno durante il week end di spendere la maggior parte del nostro tempo facendo attività all’aperto, ricordo che lo sport, l’esposizione ai raggi solari, una sana alimentazione, ed il giusto riposo sono i pilastri per mantenere una mente calma e tranquilla. Sono consigli banali, ma sembra che ce ne dimentichiamo facilmente!!
Per coltivare questo stato di calma ed equanimità nei confronti della vita dovremmo iniziare le nostre giornate nei migliori dei modi, un buon modo è ringraziando e praticando una routine mattutina. Questa routine aiuterà la mente a focalizzarsi su ciò che utile e ad essere più distaccata dai piaceri dei sensi, i sensi infatti portano continuamente una montagna di informazioni nelle nostre menti che iniziano a spaziare tra desiderio, avversione e proiezioni future o peggio ancora a rimpiangere il passato.
Inoltre dovremmo iniziare a coltivare il silenzio attraverso delle pratiche spirituali; il silenzio della mente è come il silenzio del fiore che rifulge nella sua bellezza, ma non pretende nulla, solo esiste e si esprime senza fretta, ma senza paura. Coltivando questo silenzio la mente può rimanere fresca e calma più a lungo, più difficilmente daremo in escandescenze e più difficilmente sentiremo paura e isolamento.
Calma significa anche dare il giusto peso alle cose, abbandonare poco a poco le preoccupazioni quotidiane ed iniziare a visualizzare qualcosa di più elevato chiudendo i nostri occhi e immaginando questa sorgente di energia universale che ci pervade dall’alto e sentendo come essa ci sostiene e ci sana costantemente. Per fare ciò bisogna darsi del tempo e tanto, tanto amor proprio, che è forse ciò che più ci manca di questi tempi.
Le tecniche per calmare la mente sono molte quindi ti invito a sperimentarle e vedere quali funzionano meglio per te. Ogni tecnica può essere efficace, ma ricorda che avrai bisogno di tanta costanza e tanta pazienza per vederne i benefici.
Nel prossimo articolo vedremo la seconda delle 6 virtù: Dama, l’autocontrollo.
A presto
Maitreya