“Si deve fermare la mente nel cuore fino a quando non sia resa al silenzio: questa condizione costituisce la vera conoscenza e la liberazione, tutto il resto non rappresenta altro che letteratura verbosa”
Brahmabindù Upanishad, 5

La parola Bhumika è derivata dal Sanscrito Bhumi che significa, terra, suolo o terreno. Nella Varaha Upanishad si parla di 7 stadi di conoscenza ovvero 7 bhumikas detti anche jñanabhumis (dove jñana significa conoscenza). Mentre gli 8 stadi dello yoga ci spiegano le azioni da compiere per raggiungere il samadhi questi 7 stadi ci mostrano l’evoluzione interna del praticante tenendo in considerazione che solamente al punto 4 avviene la realizzazione del Sé, quindi il praticante può avere una percezione del sé momentanea ma è solo procedendo lungo gli stadi seguenti che questa percezione diventa profonda e stabile.

  1. SUBECHA: desideri positivi o desiderio di conoscere la verità. Subecha è articolato in 4 parti:
    a) Viveka: discriminazione tra ciò che è impermanente e ciò che non lo è.
    b) Vairagya: coltivare il non-attaccamento verso i piaceri ed i dispiaceri della vita.
    c) Shatsampat: le sei virtù: 1) Shama: serenità, tranquillità
                                                              2) Dama: controllo dei sensi
                                                              3) Uparati: Sazietà o soddisfazione
                                                              4) Titiksha: perseveranza
                                                              5) Shraddha: fede incrollabile
                                                              6) Samadhana: equilibrio mentale
    d) Mumukshutva: grande desiderio di liberazione. In questo livello il praticante è chiamato Sadhaka.
  2. VICHARANA: indagine corretta. Il praticante ha potuto praticare ciò che ha studiato e ciò che ha ascoltato dai maestri e l’ha messo in pratica.
  3. TANUMANASA: attenuazione delle perturbazioni della mente. Il praticante è focalizzato solamente sulla liberazione dando poco spazio ad altri pensieri.
  4. SATTVAPATI: raggiungimento della purezza.
  5. ASAMSAKTI: non attaccamento.
  6. PARATHABHAVANI: vedere Brahman ovvero l’eterno o l’essere in tutte le cose.
  7. TURIYA: lo yogi sperimenta un samadhi perpetuo. Viene anche chiamato il quarto stato di coscienza.

La vera conoscenza esiste quando la mente cessa il suo processo, tutti i libri, tutte le parole dei maestri sono solo un mezzo che ci può portare a sperimentare questo silenzio quindi quello che conta è la pratica quotidiana, ogni giorno dovremmo ritagliarci degli spazi per la meditazione e per coltivare il silenzio, mentre mangiamo, mentre camminiamo, mentre facciamo le piccole faccende di casa. I sette bhumikas sono una mappa che ci indica in quale punto della nostra evoluzione ci troviamo. Nei prossimi articoli vedremo in particolare il primo stadio nel dettaglio.

A presto
Maitreya