“Quando ascoltate in questo modo, con grande tranquillità, senza sforzo, scoprite che dentro di voi avviene un cambiamento straordinario, un cambiamento che non dipende dalla vostra volontà e che si produce senza che voi lo chiediate; ed è un cambiamento che porta con sé l’immensa bellezza di una percezione profonda.”
J Krishnamurti
Ascoltare è una arte che pochi coltivano durante il corso della loro vita. Prima però di essere in grado di ascoltare gli altri dovremmo imparare sopratutto ad ascoltare noi stessi. Ma come si coltiva l’ascolto? Ascoltare non significa analizzare costantemente quello che la nostra mente ci dice, ma significa sentire quella vocina nascosta che alcuni chiamano intuito, che ogni volta ci suggerisce cosa fare. La persona veramente libera è quella persona che sente il suo intuito e di fatto non sceglie mai, perchè se ascolti bene la vita stessa sceglie sempre per te.
Abbiamo però così paura di questa nostra libertà che la rifuggiamo costantemente, preferiamo nasconderci dietro il turbinio di pensieri che attanagliano la nostra mente. Perchè non ci ascoltiamo? Quali sono le nostre paure?
1) Paura di fare una scelta sbagliata. Ma esiste una scelta sbagliata? Quella scelta che ci ha portato a perdere una persona, o che ci ha portato un incidente, o che ci ha fatto perdere il lavoro pensi davvero siano state scelte sbagliate? oppure è stata la scelta perfetta per portarti in questa crisi che ora stai vivendo e che cerchi disperatamente di rifuggire? Forse è proprio questa crisi quello di cui avevi bisogno per evolverti come essere umano.
2) Paura di essere sé stessi. Siamo di fatto figli della nostra società, dal momento della nostra nascita ad oggi la società ha influenzato costantemente il nostro modo di pensare, abbiamo ricevuto un educazione da adulti che non sapevano cosa avevano dentro loro stessi e quindi incapaci di trasmetterci la vera conoscenza, l’amore verso l’esistenza. Dentro di noi esiste un freno che impedisce di esprimerci; essere se stessi significa mettersi a nudo, con le nostre fragilità che spesso non vogliamo mostrare agli altri per non essere feriti.
3) Paura del silenzio. Il silenzio è la porta verso il nostro vero essere, nel silenzio troviamo le nostre risposte, vediamo quali sono le nostre ombre, queste ombre ci spaventano cosi tanto che preferiamo intrattenere la mente con qualunque cosa: lavorare, leggere un libro, fare un cruciverba, vedere un film. Prova invece che scappare in qualsiasi attività a stare in silenzio, a lasciare che il vuoto ti circondi. Come ci ricorda Krishanmurti, in questo silenzio ci sarà un cambiamento dentro te stesso, che avverrà senza che tu lo voglia e che ovviamente porterà con se la bellezza di questa vastità che non vuole essere riempita, che è bella proprio perchè è vuota.
Imparando ad ascoltare noi stessi impareremo ad ascoltare gli altri in una maniera più profonda, senza giudizio. Prova ad ascoltare dal profondo del tuo cuore, ti stupirai di quanto tu possa capire profondamente un altro esser umano, ti accorgerai più delle cose che avete in comune piuttosto di quelle che ti separano: sesso, razza, religione, nazionalità, contesto sociale, status etc. Queste sono tutte etichette, gettale via ed osserva la persona che è davanti a te senza pensare ai suoi vestiti od il suo modo di esprimere l’ego, nella profondità del suo sguardo troverai profondamente celato un dolore ed un incertezza che sono molto simile alle tue. Viaggiando per il mondo mi sono presto accorto di quanto simili siano gli esseri umani, se riesci a guardare al di là delle semplici tradizioni, dei colori dei loro vestiti, del colore della sua pelle troverai un fratello, con le stesse pene, la stessa mente che parla e che rende la sua vita piena di dubbi ed incertezza. In questa fratellanza potrai sentirti più unito a lui e quando ti unisci veramente ad un altro essere umano inizia l’ascolto vero, diventa un puro ascoltare senza giudizio, questa è la vera comunicazione tra due coscienze.
A presto
Maitreya