“L’unica costante della vita è il cambiamento”.
Buddha
Dopo una bellissima e soleggiata estate arriva inevitabile l’autunno, in questo periodo le piante si adattano al cambiamento climatico lasciando andare le foglie, rimanendo così spoglie per tutto l’inverno in attesa di una nuova primavera. Gli esseri umani sembrano aver dimenticato questa semplice regola della natura: è solo lasciando andare il vecchio che possiamo fare spazio al nuovo. Perchè la nostra mente non riesce a dimenticare il passato? La nostra società ci lega alla nostra storia, alla nostra famiglia, al nostro lavoro e ad un modo di pensare che non ci corrisponde. L’uomo reagisce al cambio nel 90% dei casi resistendo, sforzandosi di mantenere una vita che ormai non ha più niente da dargli. La paura è quella dell’ignoto, è una paura ancestrale che ci accompagna da secoli, eppure consumiamo più energia cercando di mantenere il vecchio che non facendo posto al nuovo.
Ma vediamo alcuni esempi pratici: hai sviluppato un allergia o un intolleranza alimentare? Sii felice, il tuo corpo ti sta lanciando dei segnali per mantener una dieta sana, invece di lamentarti, cambia e adattati alla nuova dieta. Tua moglie o marito ti ha lasciato, bé in questo caso c’è il dolore che è causato dall’attaccamento che provi per quella persona, ma se provi a guardare in fondo al tuo cuore vedrai che invece si sta già generando una nuova luce che porterà verso nuove conoscenze; sei appena stato licenziato: prova a vedere tutto ciò che la vita può offriti di nuovo invece che disperarti inutilmente. E veniamo a le due cose che più ci fanno paura: la malattia e la morte!! La malattia è uno dei più grandi cambiamenti nella nostra vita, ci costringe a visualizzare una parte del nostro corpo che per determinate ragioni non è bilanciata. Purtroppo la medicina moderna è sempre più focalizzata sull’attenuazione dei sintomi e non spinge le persone ad una ricerca profonda della causa di questo sbilanciamento. Ricordati che la malattia è il tuo più grande maestro, fanne tesoro, è arrivata per renderti una persona migliore, ma sei così terribilmente attaccato al tuo corpo, vuoi tornare immediatamente sano ma non si può, non è così che funziona. Devi sviluppare quella che molti chiamano fede, ovvero fiducia nella vita. Un uomo di fede è un uomo sorridente, vive pienamente, sorretto dall’esistenza stessa, si fa trasportare, ma non è un cieco, anzi è un vedente, un uomo capace di essere semplicemente se stesso e che trova piacere nel viaggio, nei brutti momenti e nei buoni. Ed infine la morte, tutti in qualche modo la guardiamo con sospetto, è un mistero che non può essere risolto, la morte dei tuoi amici più cari ti causa dolore perché in qualche modo fai fatica ad accettare il cambio ed è giusto che sia così, siamo esseri umani e dobbiamo dare sfogo ai nostri sentimenti, ma mentre lo fai osservati con tranquillità e senza giudizio, potrai così essere testimone di un grande cambiamento dentro te stesso. Nel preciso instante in cui diventerai un testimone il dolore perderà la sua forza, sarà un compagno per un periodo della tua vita, ma lentamente ti lascerà e la primavera con i sui fiori ed i sui canti tornerà!
Il coraggio di cambiare è quindi un coraggio passivo, è il coraggio di essere vulnerabili, di essere leggeri, non più in guerra ma in pace.
A presto
Maitreya