“Jalandhara, uddiyana e mula bandha sono situati rispettivamente nella gola, nell’addome e nel perineo. Se la loro durata può essere aumentata, allora dov’è la paura della morte?”.
Yoga Taravali (Sutra 5 – Sri Adi Shankaracharya)
Una delle basi fondamentali della pratica dello yoga è il controllo dell’energia interna. Questo controllo avviene a livello mentale e fisico. Abbiamo visto che la meditazione e l’arte del pranayama possono portare una quantità enorme di energia nel nostro corpo, quest’energia però prende forme molto complesse; per porre ordine a questi movimenti interni nello yoga esistono i bandha: parola sanscrita che significa “chiudere”, “tenere” o “legare”. Gli antichi yogi dicevano che chi controlla i bandha controlla veramente la pratica dello yoga. Infatti i bandha permettono di regolare l’energia interna in modo che il corpo fisico possa essere un mezzo che porti verso la coscienza del sè. Esistono diversi bandha ma se ne usano generalmente solo i 3 fondamentali: la chiusura della gola, la chiusura dell’addome e la chiusura del perineo. La pratica dei bandha deve essere integrata nella disciplina yogica solamente dopo un periodo di pratica iniziale, non sono generalmente consigliati per i principianti. I benefici della loro applicazione sono tanti:
- stimolano l’energia,
- ripuliscono i canali energetici,
- promuovono una digestione corretta,
- aiutano a ridurre la depressione,
- aumentano la concentrazione,
- preparano alla meditazione,
- tonificano gli organi dell’apparato digerente.
Non sono però indicati in alcuni casi:
- donne incinte,
- ulcera allo stomaco o all’intestino,
- alta pressione sanguigna,
- glaucoma,
- problemi la cuore.
Ricordiamoci sempre di svuotare la vescica prima di praticare e se possibile liberare le viscere.
Mula Bandha
La parola Moola in sanscrito significa radice (vedi muladara). Questo bandha si esegue contraendo il perineo ovvero lo spazio tra i genitali e l’ano. Non è una totale contrazione dell’apparato pelvico ne unicamente dell’ano. Dovrebbe essere applicato durante la totalità delle lezioni di yoga (esatto per circa un ora di asanas 😅), per impedire all’energia di svanire verso il basso. I suoi benefici sono legati all’apparato uro-genitale, aiuta nei casi di costipazione e previene o aiuta a curare le emorroidi. Stimola inoltre il sistema endocrino e dona al corpo un senso di leggerezza. Per praticarlo siediti con la schiena eretta, inala profondamente, contrai il suolo pelvico, ritieni finchè ti senti comodo e poi rilascia la contrazione ed esala molto lentamente. Adesso ripeti esercizio ma contraendo solo il perineo, in questo modo inizierai a distinguere la contrazione isolata dal resto del suolo pelvico.
Uddijana Bandha
Uddyana in sanscrito significa elevare, infatti durante la sua esecuzione si deve alzare il diaframma verso l’alto e verso l’interno, in questo modo gli organi vicini saranno quasi all’interno della cassa toracica. Per provare questa chiusura è meglio iniziare da una posizione in piedi, leggermente inclinati in avanti, con le mani appoggiate sulle ginocchia leggermente piegate, poi si esala completamente dalla bocca, si trattiene il respiro si contraggono leggermente gli addominali e si cerca di spingere il diaframma verso l’interno della cassa toracica. se eseguita nel modo corretto le persone magre dovrebbero vedere in risalto le ossa della cassa toracica. Si ritiene il respiro finchè risulta comodo e dopo aver rilasciato la chiusura si esala lentamente. Proprio per la sua spinta verso l’interno questa chiusura è molto utile per massaggiare lo stomaco ed i muscoli interni della schiena. Innalza inoltre l’energia con maggior forza del mula bandha, é un rimedio quotidiano per problemi allo stomaco, dall’indigestione alla costipazione. Inoltre ha la capacità di bilanciare il sistema surrenale e ci aiuta ad affrontare meglio le situazioni di stress durante la nostra giornata.
Jalandhara Bandha
La chiusura della gola impedisce all’energia di disperdersi verso l’alto. Questa chiusura viene eseguita maggiormente durante gli esercizi di pranayama, per praticarla siediti in una posizione comoda ma con la schiena retta, inala comodamente, spingi la lingua contro il palato e verso l’interno (la punta della lingua è sempre rivolta verso l’esterno della bocca quindi non va curvata puntadola verso la gola!) abbassa il mento fino alla cassa toracica ma senza piegare la schiena in avanti, ritieni finchè ti senti comodo e poi rilascia la lingua, alza il mento ed esala lentamente. Questa pratica aiuta a regolare il sistema respiratorio e circolatorio, aiuta a ridurre stress, rabbia ed ansia e mantiene l’attività della tiroide bilanciata.
Maha Bandha
Come puoi osservare nella fotografia all’inizio dell’articolo i 3 bandha possono essere applicati contemporaneamente. La parola maha infatti significa grande. Per praticarla siediti in una posizione comoda con la schiena retta, inala profondamente, applica in primis il mula bandha poi il jalandhara bandha ed in ultimo l’uddyana bandha. I benefici sono l’unione di quelli visti nel dettaglio e in più tutto il sistema endocrino viene regolato, aiuta inoltre enormemente la pratica della meditazione.
Ora sta a voi applicare e vedere dopo pochi mesi di pratica la leggerezza e la rilassatezza che prenderanno piede nel vostro corpo e nel vostro spirito.
a presto
Maitreya
Immagine ad inizio articolo acquistata su dremastime.com