“La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare”.
Jiddu Krishnamurti
Questo è un diretto insegnamento del mio maestro Isacc V.A.
La nostra calma e serenità è costantemente minata dalla nostra capacità di autocontrollarci e di autogiudicarci. Quando non riusciamo a vivere la vita pienamente è perchè stiamo dando ascolto a due voci che sono metaforicamente rappresentate dal poliziotto e dal giudice (non se ne vengano a male queste categorie che invece sono molto utili per l’ordine della nostra società), prendendo in considerazione ovviamente l’aspetto negativo che essi rappresentano per le nostre menti.
IL POLIZIOTTO
Ogni volta che decidiamo di cambiare vita, ogni volta che stiamo per fare una scelta, magari azzardata, magari controtendenza, che non rispetti le regole della società in cui viviamo, sentiamo dentro di noi una voce, questa voce è il nostro poliziotto personale che costantemente vigila e ci bisbiglia “sei sicuro? sai cosa stai facendo? ti rendi conto delle conseguenze di ciò che stai per fare?”. Tutti abbiamo prima o poi dato ascolto a questa voce causando non pochi problemi nella nostra mente! Mi viene spontaneno chiederti; “di cosa hai veramente paura? di fallire? di non essere all’altezza? Prova ad osservare dentro tè stesso perchè non riesci a prendere una decisione. Ogni volta che vedi un cioccolatino non pensare “non dovrei mangiarlo, ma per una volta….”, riesci a mangiarlo senza generare una forma di pensiero? Così facendo stai creando tensione nel tuo corpo, quindi mangialo senza pensare o se sai che ti fa proprio male allora non farlo ed elimina il problema immediatamente.
Questo costante controllo che ci imponiamo è di fatto contrario al rilassamento ed alla meditazione. Per questo bisogna trasformare il poliziotto in allenatore, cioè in qualcuno che ci incita a dare il massimo, ma senza riempirci la mente di dubbi, qualcuno che ci lasci riposare nel momento del bisogno e che ci sproni a ripartire quando il risposo è stato sufficiente, solo così potremmo essere in equlibrio con noi stessi, imparando ad accettare i nostri limiti pur crescendo e cambiando costantemente.
IL GIUDICE
Quando il dubbio è stato prevaricato e abbiamo finalmente preso la nostra decisione, ecco che un altra voce si fa spazio nella nostra mente: è il nostro giudice personale che guarda caso ci reputa sempre…….. colpevoli! Qualunque sia stata la nostra scelta non è di certo quella giusta! Prova invece a pensare che tutto ciò che hai fatto nella tua vita era giusto, tutte le tue decisioni sono state perfette, l’unica cosa che invece non sei in grado di fare è accettare il qui ed ora, quindi cerchi un colpevole per spiegare quel dolore che ora disturba le tue giornate. Magari è colpa di alcune tue azioni passate? O forse semplicemente in questo momento devi passare per questo dolore e farlo diventare il tuo maestro?
Prova a trasformare il giudice in osservatore. Hai fatto un errore grave? L’osservatore silente continuerà ad osservare senza proferire verbo; hai avuto una promozione o sei finalmente riuscito a convincere quella ragazza ad uscire con te? Bene, ma sappi che l’osservatore non ti loderà, solamente ti guarderà in silenzio. Quanto più ti abituerai ad osservare invece di criticare, quanto più la tua vita sarà semplice e spontanea.
Vedo molte persone all’interno di discipline spirituali, come lo yoga, che vogliono cambiare la propria natura imponendosi una disciplina ferrea: sono sessuali e si sforzano di essere celibi, hanno fame ma fanno digiuno; non è andando contro natura che si può raggiungere le alte vette spirituali. La parola disciplina dovrebbe intendersi come osservazione costante di sè stessi, la disciplina non deve renderci aridi come un deserto, ma fluidi come l’acqua. Il corpo fisico non è un nemico, ma un amico da nutrire ed ascoltare che ci aiuterà lungo il nostro percorso. Osserva semplicemente la realtà attorno a te, osservati mentre ti accendi l’ennesima sigaretta, osservati mentre bevi il bicchiere di vino, osservati mentre cammini per strada, osservati mentre litighi con il tuo partner. L’osservatore si può sviluppare grazie alla meditazione e allo yoga. Il semplice osservare ti trasporterà in un piano di coscienza più elevato e quelle azioni che reputi nocive svaniranno senza sforzo solo partendo dall’osservazione, ti sentirai così tranquillo e spontaneo, questa pace sarà vera e durevole perchè non nascerà nè dal controllo nè dal giudizio, ma sarà la naturale espressione del tuo essere!
a presto
Maitreya