“Gli sciocchi agiscono distrattamente. Il saggio invece custodisce l’attenzione come il suo tesoro più prezioso.”
Buddha
Per la psicologia classica esistono solo 3 stati di coscienza: il sonno profondo (parte della fase non REM che avviene dopo la fase di addormentamento e di sonno leggero), la fase del sogno o REM (acronimo per rapid eye movement) e la fase di veglia. Da sempre gli yogi hanno ritenuto che esistesse un quarto stato di coscienza ed ora alcuni fisici quantici (tra cui John Hagelin) sono arrivati alle stesse conclusioni.
1 – Il sonno profondo
Durante la fase di addormentamento le onde cerebrali si fanno sempre piu ampie (prevalenza di onde theta e delta), si abbassa il battito cardiaco, i muscoli si rilassano, gli occhi sono prima immobili e poi si muovono in modo irregolare. In questa fase il nostro corpo, ma soprattutto la nostra mente si rigenerano favorendo la memoria e l’apprendimento. In questo stato ci disconnettiamo dal nostro archivio di memorie del passato, quindi di fatto non “siamo” e ci dimentichiamo la nostra data di nascita, con chi siamo sposati, di chi siamo figli, il nostro lavoro etc. Viviamo semplicemente nel presente, senza fare e senza pensare. Si entra in questa fase a cicli per un totale di circa 80 minuti a notte grazie ai quali il nostro cervello si ristabilisce completamente. Senza questo recupero dopo circa 3 o 4 notti entreremmo in uno stato di schizofrenia.
2 – La fase REM o sogno
In questa fase il flusso sanguigno, la pressione cardiaca e l’attività cerebrale aumentano (onde theta con presenza di onde alpha e beta). Il consumo di glucosio è all’incirca pari a quello della fase di veglia durate un’attività intellettuale. Viene chiama REM (rapid eye movement) proprio per il caratteristico movimento rapido degli occhi. Questa fase è molto importate per consolidare le informazioni immagazzinate durante il giorno appena vissuto. In questo stadio la coscienza appunto sogna spaziando tra il passato e generando immagini future (irreali o forse no?). La nostra mente in un certo senso fugge dal momento presente, ma è un’azione necessaria per dare equilibrio al nostro essere. Si entra in questa fase dopo circa 90 minuti dopo esserci addormentati e si rientra circa ogni 2 ore sempre dopo la fase di sonno profondo.
3 – Fase di veglia sognando
É la fase in cui viviamo e agiamo nel mondo. In questa fase l’attività cerebrale è molto intensa (onde alpha e beta) e ovviamente muoviamo costantemente il corpo fisico.; mangiamo per poter dare energia al nostro sistema corpo-mente per sostenere tutte queste attività. Secondo molte filosofie ed ora anche per alcuni fisici quantici questa fase non è l’unica fase di veglia. In questa fase infatti la maggior parte di noi vive sognando, allontanandosi costantemente dal momento presente e spendendo la maggior parte delle sue energie a pensare o al passato o al futuro causando una vera e propria emorragia energetica. Viviamo distrattamente ed il presente ci sfugge sempre perchè siamo normalmente occupati a lamentarci del passato o a preoccuparci del futuro.
4 – Fase di veglia profonda
Per gli yogi quindi esiste una quarta fase che si definisce di veglia profonda. Durante la meditazione ad occhi chiusi siamo svegli, ma assorbiti in dhyana, il nostro ego scompare, osservatore ed osservato si fondono e diventano uno.
In questa fase similmente alla fase di sonno profondo noi non ci identifichiamo con il nostro passato nè passiamo il tempo a preoccuparci delle conseguenze delle nostre azioni. Semplicemente viviamo il momento presente in uno stato di attenzione costante, è proprio questa attenzione che distingue il saggio dallo sciocco (come ci ricorda il Buddha). Questa attenzione non è prerogativa della meditazione ad occhi chiusi ma può essere protratta anche nella vita di tutti i giorni: ciò non è di certo impresa facile, ma dobbiamo costantemente richiamare la nostra mente sull’autosservazione per donare tranquillità alle nostre vite così frenetiche.
a presto
Maitreya