“Come il fuoco divampa con veemeza quando la cenere che lo soffoca è portata via dal vento, così il fuoco divino splende nel corpo con tutta la sua maestà quando le ceneri del desiderio vegono fugate dalla pratica del pranayama.”
B. K. S. Iyengar
Come abbiamo visto nel precendente articolo la respirazione è la fonte primaria di energia per il nostro corpo. Portare l’attenzione sulla nostra respirazione porta la mente a concentrarsi sul momento presente e non disperdere il pensiero nei nostri desideri futuri o nei ricordi del passato. Respirando profondamente andiamo ad attivare il sistema nervoso parasimpatico, stimolado il nervo vago che immediatamente abbassa i battiti cardiaci, regolarizza la pressione del sangue calmando corpo e mente. Ricordiamo inoltre che durante una respirazione normale l’aria assorbita corrisponde a circa 500 cm3, mentre durante una respirazione profonda la capacità puo aumentare fino a sei volte quindi fino a circa 3000 cm3 il che porta un aumento drastico dell’ossigenazione corporale.
I benefici del pranayama che la scienza ha dimostrato sono molteplici:
- rilassa i muscoli del corpo,
- riduce la sensazione di stress, ansia e depressione,
- riduce la pressione del sangue,
- migliora il benessere picofisico,
- aumenta la nostra energia,
- controllo dell’attività pensante.
Le tecniche di pranayama sono molteplici ma qui presenteremo solo le 2 piu comuni.
ANULOMA VILOMA
Anuloma (secondo l’ordine naturale del respiro) Viloma (contro l’ordine naturale del respiro) è il più conosciuto e più praticato pranayama e consiste in una respirazione alterna attraverso le 2 narici (nadis in Sanskrito). Si esegue da seduti tenendo la schiena verticale, possiamo sederci su un cuscino o seduti su una sedia, personalmente consiglio di farlo appoggiando la schiena per non generare nessuno sforzo alla colonna vertebrale cercando però di non scivolare in avanti con il bacino ma tenerlo in linea con il collo.
Lasceremo riposare una delle due mani ed useremo l’altra (generalmente la mano destra ma si può invertire) chiusa in Vishnu mudra (vedi immagine a destra). Utilizzeremo il pollice destro per tappare la narice destra e il mignolo e l’anulare per tappare la narice sinistra (al contrario con la mano sinistra). L’esercizio è costituito da tre momenti: inalazione (puraka), ritenzione (kumbhaka) ed esalazione (rechaka). Si parte inalando a sinistra, si chiude la narice e si apre quella opposta esalando. Il rapporto matematico consigliato tra inalazione, ritenzione ed esalazione è 1:4:2 quindi calcolando che l’inalazione minima è di 4 secondi, la ritenzione dovrebbe essere 16 s e l’esalazione 8 s. Siamo comunque liberi di sperimentare e di vedere cosa succede cambiando questo rapporto.
I benefici principali dell’Anuloma Viloma sono:
- rinforza i polmoni;
- l’esalazione lunga favorisce la pulizia delle parti profonde del polmone;
- purifica le narici (nadis);
- innalza l’energia vitale del corpo;
- bilancia i due emisferi calmando la mente e preparandoci alla meditazione.
Si inizia con 10 minuti al giorno ma è un esercizio che può essere praticato in ogni momento della giornata, ogni volta che vogliamo calmare la nostra mente e prenderci una pausa.
KAPALABHATI
Kapala in sanskrito significa volto e bhati significa luminoso, infatti la grande ossigenzione portata da questo pranayama genera una luminosità della pelle e degli occhi abbastanza evidente (c’è chi dice che sia un ottimo anti rughe 😉). Seduti in una posizione comoda e con la schiena perpendicolare al pavimento contrarre il diaframma, lasciare che entri verso l’alto ed esalare attraverso le narici con forza, la conseguente inalazione dovrebbe essere il più naturale possibile senza essere forzata. Possiamo appoggiare una mano sul ventre per poter osservare meglio il movimento del diaframma. Normalmente si inizia eseguendo serie da 30 ripetizioni, circa una esalazione ogni secondo; alla fine di ogni serie si respira profondamente per 3 volte e si esegue una ritenzione di 60 s che dovrebbe essere aumentata di 10 s dopo ogni serie. I benefici del Kapalabhati sono:
- pulizia profonda dei nadis,
- incrementa la capacità respiratoria,
- allena il diaframma,
- contrasta le congestioni bronchiali,
- aumenta la quantità di ossigeno nel sangue,
- dona un massaggio allo stomaco, al fegato ed al pancreas,
- rinnova l’energia della mente e dona una sensazione di benessere.
Ricordiamo che mentre l’Anuloma Viloma è neutro nei confronti di ojas, il Kapalabhati elevando fortemente prana e tejas tende ad abbassare ojas quindi dovrebbe essere evitato da persone particolarmente deboli o in via di guarigione.
Con questi due semplici esercizi porteremo a migliorare drasticamente la nostra respirazione rendendo la nostra giornata più serena e piena di vitalità.
a presto
Maitreya
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