“Io sono il sapore dell’acqua, oh Arjuna, Io sono lo splendore nel sole e nella luna; Io sono la parola sacra ed il suono nell’etere, Io sono il coraggio degli uomini.
Sono la gradevole fragranza della terra, e la radianza del fuoco, Io sono la vita in ogni creatura e sono lo sforzo degli aspiranti al cammino spirituale.
Il mio eterno seme può essere trovato in ogni creatura, Io sono l’intelletto dei sapienti, e la gloria dei Nobili.”
Baghavad Gita 7.8-9-10
In questo capitolo vengono introdotti due termini molto importanti: Jnana e Vijnana; entrambi contengono la stessa radice “jna” che significa conoscere (in greco gnosi). Jnana indica la più alta forma di conoscenza ovvero l’incontro con la sorgente di ogni cosa (che può essere anche momentaneo) e Vijana rappresenta la forma più alta di jnana, ovvero la realizzazione del Sè perpetua: coloro che arrivano a questo stato di Coscienza vengono chiamati saggi o veggenti (i famosi “seer”).
Secondo la filosofia del Shankya esistono due forze che reggono l’universo:
- Purusha: la luce della coscienza pura.
- Prakriti: il potenziale puro della materia e della mente.
Queste due forze vengono introdotte qui da Krishna per descrivere la sua vera natura: Egli (il Brahman) dunque è Coscienza pura ed è tutta la materia che nasce da essa! Egli rappresenta tutto il creato ed allo stesso tempo il creatore perchè infine anche questi due si fondono in uno solo. Leggi tutto