Luce sul sentiero
Questa luce in sè stessi

Meditazione

L’osservatore e l’effetto fisarmonica

“Sii L’Osservatore dei tuoi pensieri e del tuo comportamento. Tu sei al di là del pensatore. Tu sei la quiete oltre la confusione mentale. Tu sei l’amore e la gioia dietro il dolore.”
Eckhart Tolle

Quando gli antichi yogi dell’india dicevano “Io sono quello” (in sanscrito so ‘ham) non era un semplice detto per confondere le persone, ma una diretta e profonda realizzazione della nostra vera natura. Abbiamo visto nei precedenti articoli come il processo di meditazione e di ricerca della pace interiore porta poco a poco a farci capire che esiste un osservatore, ovvero la coscienza che attua attraverso di noi, che si vuole esprimere e che vuole conoscere sé stessa attraverso di noi. Se potessimo sempre identificarci con la coscienza non soffriremmo, perchè la nostra mente funzionerebbe solo per le cose pratiche e non si perderebbe a pensare al futuro o al passato. La nostra società fin da bambini ci ha spinti però a farci credere di essere il “pupazzo” ovvero il corpo-mente che identifica la nostra persona (ovvero la nostra maschera o personaggio), spingendoci ad essere bravi studenti, bravi lavoratori, bravi mariti, tutto per il bene della società e per apparire sempre bene agli occhi degli altri. Non bisogna certo dar la colpa ai nostri genitori né a i nostri professori perchè tutti ignoravano la realtà delle cose e attuavano secondo ciò che gli era stato insegnato da bambini. In termini sanscriti questa identificazione con il corpo-mente viene detta avidya ovvero ignoranza primaria; in questa ignoranza primaria il 99% delle persone del mondo vive una vita più o meno felice. Leggi tutto

La “Mystic Rose” di OSHO

“La Mystic Rose è composta da tre fasi, ognuna delle quali ha un obiettivo specifico: eliminare tutto il veleno dal tuo essere, veleno che ti è stato tramandato da
generazioni in generazioni nel corso dei secoli.”
Osho

Osho è stato uno dei più grandi mistici indiani del secolo scorso e sicuramente uno dei più rivoluzionari. Le sue idee infatti erano contrarie a quelle della spiritualità classica hindù soprattutto riguardo al seguire discipline molto rigide per poter espandere la nostra coscienza. Osho amava la libertà, questo è certo, e voleva che i suoi seguaci fossero liberi nella loro vita quindi non veniva imposto a nessuno una ferrea disciplina come si vuole invece nei classici ashram indiani. Grazie ad un gruppo di terapeuti per lo più europei ed americani creò varie meditazioni dette “meditazioni attive” dove si usa il movimento del corpo per raggiungere uno stato meditativo. La sua più grande terapia meditativa è la “Mystic Rose”: la terapia viene svolta in centri dove le persone possono vivere in qualche modo isolate dal caotico mondo circostante e possono partecipare a varie meditazioni complementari durante la giornata per ricevere maggiori benefici durante la terapia che dura 3 ore al giorno. La terapia ha una durata di 21 giorni ed è divida in tre fasi da 7 giorni l’una. Quello che segue è un breve resoconto della mia esperienza presso l'”Osho meditation resort” nella città di Pune (India). Leggi tutto