“Nulla è più pericoloso e mortale per l’anima che occuparsi continuamente di sé e della propria condizione, della propria solitaria insoddisfazione e debolezza”
Herman Hesse
Come alcuni di voi avranno notato non ho mai scritto questo blog rispettando delle scadenze, ma solo quando veramente sentivo che era utile e necessario farlo. Ma è veramente necessario questo blog? Perchè qualcuno dovrebbe imparare da me? Chi sono io per insegnare? Mi sono molto spesso posto queste domande. La verità che non esiste un essere umano che sia meglio di un’ altro, e quando qualcuno insegna ci sono sempre due persone che imparano, quello che impara maggiormente è proprio l’insegnante. Quindi ho sempre cercato di scrivere il blog in uno stato di quiete, non “cercando di scrivere”, ma lasciando che le parole scivolino via da sole e se non lo fanno allora faccio qualcos’altro. In qualche modo lo scrivere ha dato una struttura alle mie conoscenze ed alle mie esperienze e sono grato alla vita per questa possibilità.
Siamo come delle canne di bambù, non possiamo trattenere ciò che ci è stato insegnato, dobbiamo permettere all’aria di penetrarci, alla vita di scorrere attraverso di noi, dobbiamo quindi condividere queste conoscenze e nel condividere cresciamo. Le parole che troverai scritte nei vari articoli dunque sono un modo di vedere il mondo, un filtro se vogliamo, il cui unico scopo è quello di aiutarti a entrare dentro tè stesso, e lì nel tuo tempio di silenzio avrai le tue risposte. Non c’è altro luogo dove cercare, io ti posso solo indicare dove cercare come i miei maestri semplicemente mi hanno spinto a cercare le risposte dentro di me. Nessuno è arrivato ad una verità, e quello che è vero oggi potrebbe non esserlo domani quindi tutto muta e cambia, sta a noi adattarci ad ogni situazione della nostra vita e cercare in ogni situazione di fare del nostro meglio e coltivare costantemente l’auto-osservazione. Osservandoci senza giudizio ma con fermezza potremo trascendere la mente rendendoci conto che esiste una coscienza che alcuni chiamano “l’osservatore“, che osserva la nostra mente, ovvero che può osservare il flusso dei pensieri rendendosi conto di essere “al di là di essi” ed osserva il nostro corpo e le nostre azioni. L’auto-osservazione e il modo più facile e diretto per vedere i limiti del nostro ego, una volta riconosciuti i nostri limiti ci possiamo lavorare; facendolo ci accorgeremo presto di come la nostra vita si fa più leggera e semplice, saremo meno attaccati a noi stessi ed alle cose, meno preoccupati del futuro e più in linea con quella che è la nostra vera vocazione in questa vita.
Ricordati che questa vita è solo un “giro di giostra”, quindi stai attento, non sprecare i momenti belli pensando nel futuro, e vivi il dolore se è presente in questo momento sapendo che tutto è impermanente e tutto un giorno finirà.
a presto
Maitreya