“L’uomo non vive dove abita, ma vive dove ama.”antico detto latino
L’amore vero inizia solo quando è direzionato a noi stessi. Al contrario di ciò che la società sostiene, l’amor proprio non ha nulla a che vedere con l’egoismo. Amarsi profondamente è una delle esperienze più belle che possiamo sperimentare in questa vita, per molti è anche la più difficile. Superato questo grande ostacolo iniziamo ad amare gli altri, incondizionatamente. Questo chakra che viene chiamato il chakra del cuore è il ponte tra i chakra bassi legati più alla materia ed al corpo fisico ed i 3 chakra alti che portano verso l’apertura al mondo spirituale. Qui possiamo sviluppare la compassione (il più grande degli insegnamenti buddhisti) ed il perdono. Dove c’è il tuo cuore c’è la tua forza, senza la forza di questo chakra nulla si può manifestare, nulla di positivo può sbocciare. Qui iniza la connessione con l’energia universale, qui iniziamo a capire che qualcosa di più “alto” esiste ma le nostre piccole menti non possono comprendere se non con il cuore, qui impariamo a sentire la vita piuttosto che a pensarla. Questo chakra è legato alla possibilità di ascoltarci, di osservare le nostre emozioni interne e alla possibilità di perdonarci: infatti questa è anche la sede delle nostre colpe (vedi il drago a tre teste).
Vediamo le sue caratteristiche:
Nome Anahata in sanskrito significa "non percosso"
Conesso con Transizione, ponte tra il mondo spirituale e quello materiale
Simbologia Perdono, amore, compassione
Posizione Centro del petto tra i due polmoni, all'altezza del cuore
Ghiandole Timo
Campo emotivo Gratitudine, amor proprio e per gli altri
Campo spirituale Connessione con il soprannaturale e il metafisico
Senso Tatto
Elemento Aria
Animale associato Antilope
Bija Mantra YAM
Nota musicale FA
Colore Verde
Energia bilanciata persona compassionevole, amichevole, capacità di discernimento.
Energia eccessiva persona possessiva, melodrammatica, maniaco-depressiva.
Energia mancante paura di essere ferito setimantalmente, paranoico ed indeciso
Malattie infarto, asma e tutte le malattie polmonari
La nostra dimora è dove amiamo e non dove viviamo (sempre saggi i latini!), da qui inizia la nostra trasformazione, questa è la nostra crisalide, possiamo restare nascosti dentro o trasformarci e diventare una farfalla multicolore, per fare ciò dobbiamo lasciare adare le nostre certezze, le nostre sicurezze, rendere le nostre radici più elastiche. Spiccare il volo significa fidarsi dell’esistenza, l’amore richiede un atto di fede, e la fede è un salto nel vuoto, non ci sono sicurezze, c’è solo un immensa sensazione di insicurezza, se riusciamo a vivere in essa, a muoveci in essa allora potremo veramente volare liberi, allora ci sarà silenzio e solitudine, ma non la solitudine dell’abbandono, ma quel senso di pienezza e di connessione con il mondo.