“L’Ayurveda non è solo nutrizione e fitoterapia, ma ha uno strumento unico di diagnosi comprendendo che la costituzione umana è differente da persona a persona. Ognuno ha un sistema metabolico unico.”
Maya Tiwari
 
Sulla base dei 5 elementi (terra, acqua, fuoco, aria ed etere o spazio) la medicina ayurvedica considera il corpo umano nella sua unicità. Per definire l’equilibrio del corpo umano la filosofia indiana introdusse il concetto di dosha. La parola dosha anche se letteralmente significa “squilibrio” indica un insieme di caratteristiche che possono riferirsi al corpo o alla mente e che dipendono dagli attributi degli elementi che lo compongono. I dosha sono 3: VATA, PITTA e KAPHA, vediamoli insieme.
 
VATA
Vata è costituito dagli elementi aria ed etere (spazio). La sua definizione è “quello che muove le cose” infatti la sua azione dominante è il movimento. Rappresenta la comunicazione e l’azione; è responsabile della salute del sistema nervoso, di ossa, pelle, tonicità dei muscoli, regola la respirazione, la dinamicità del nostro corpo. Tutti i bisogni fisiologici sono regolati dal movimento di vata. Un eccesso di vata può causare dolore, stitichezza, insonnia, iperattività e confusione. Una persona con costituzione vata tende ad essere alta e magra, occhi piccoli, pelle secca, ossa lunghe e strette, capelli secchi. Una persona vata tende a parlare velocemente e ad avere una voce acuta, il suo pensiero può passare da un argomento ad un altro velocemente e possono cambiare facilmente direzione durante la loro vita. La persona vata predilige i climi caldi e umidi e soffre in ambienti cittadini.

 
PITTA
Pitta è costituito dagli elementi fuoco ed acqua dove il fuoco è predominante. Letteralmente significa “quello che digerisce le cose“. È responsabile della digestione e del metabolismo del corpo. Il fuoco trasforma il cibo in energia e può illuminare per questo è legato alla visione. Le parti del  corpo relazionate sono il sangue, le ghiandole sudorifere, l’intestino tenue, gli occhi ed il fegato. Un eccesso di pitta nel corpo può portare ad infiammazioni, febbre, sete e difficoltà a dormire, rabbia, problemi legati al fegato. Le persone pitta hanno un aspetto mesomorfo, altezza e peso medi, sono lider naturali, sono centrati in un obbiettivo e possono mandare avanti un impresa. Sono dominate dal
fuoco quindi hanno una visione chiara di ciò che vogliono ottenere, ma spesso si arrabbiano, il fuoco può “scottare” chi gli sta attorno e loro stessi. Sono persone che prediligono climi freschi ed asciutti, e troppa esposizione al sole può aggravare la presenza del fuoco. La loro voce è profonda, spesso seria ed il loro linguaggio è sicuro e diretto e non cambiano idea molto spesso.
 
KAPHA
Kapha è costituito dagli elementi terra ed acqua. Letteralmente significa “quello che mantiene le cose unite“. L’azione governante è la lubrificazione, la stabilità e la forza immune. È responsabile di dare stabilità e resistenza alla nostra mente come al corpo fisico. Le parti del corpo relazionate sono i polmoni, la gola, lo stomaco e le membrane sinoviali. Un eccesso di Kapha può portare a aumento di peso, gonfiore, letargo e pesantezza. Infatti le persone Kapha essendo dominate dall’elemento terra tendono ad essere lente, pesanti, pigre, pensano poco velocemente, tendono facilmente a stabilizzarsi in un luogo e ad avere radici solide però tendono ad attaccarsi facilmente ai beni materiali.
Fisicamente sono robuste con la pelle tendenzialmente oleosa, capelli e unghie grossi e ossa corte e larghe. La loro voce è grossa e normalmente parlano lentamente. Le persone Kapha prediligono i climi caldi e secchi.
 
PRAKRUTI E VIKRUTI
Tutti noi siamo composti da una percentuale precisa dei tre dosha, dove uno normalmente è dominante sugli altri due. Per capire il nostro squilibrio completamente dobbiamo introdurre i concetti di Prakruti e Vikruti.
Prakruti è la nostra costituzione durante il concepimento, ovvero il rapporto percentuale tra i vari dosha durante la nascita. Il Vikruti indica il rapporto percentuale dei dosha attuale e definisce quello che chiameremmo squilibrio, l’obbiettivo quindi non è avere i 3 dosha perfettamente equilibrati ma ritornare al nostro stato di Prakruti  che è unico e personale.
Per calcolare la percentuale esistono tabelle apposite con domande che riguardano il nostro corpo ed il nostro stile di vita attuale e passato. Determinato ciò lo specialista ayurvedico (medico o terapeuta) potrà suggerire dei cambi efficienti nella nostra dieta e nel nostro stile di vita per ritornare al nostro equilibrio naturale. I rimedi utilizzati nell’ayurveda possono aumentare o diminuire un dosha particolare, facciamo un esempio: i cibi piccanti saranno poco raccomandati a una persona Pitta perché andrebbero solo ad aumentare il fuoco interno invece che aiutare a calmarlo, saranno invece indicati per una persona kapha che tendenzialmente fredda ha bisogno di più fuoco per digerire meglio i cibi.
L’ayurveda può aiutare a capirci in un senso più ampio e per questo è un potente strumento per capire al meglio come creare il nostro ambiente di vita ideale.
 
a presto
Maitreya